Ieri sera  tutti i principali quotidiani ed i tg nazionali, compreso quello di La7 di Mentana, sbattono gli imprenditori in prima pagina: "i datori di lavoro che guadagnano meno dei propri dipendenti! Non è possibile! Al ladro!, furbi!, evasori!, polizia!". Se qualcuno di voi che giudicate dal "trono" del posto fisso, (retribuito anche se non fate un tubo) si prendesse la briga di far di conto si accorgerebbe che è una situazione verosimile e paradossale a causa dell'oppressivo peso fiscale cui chi prova a fare impresa in questo paese è chiamato a far fronte!
Inviterei chi di voi ha qualche dubbio in merito a fare i conti con le lungaggini burocratiche, i disservizi, le ingiustizie, il carico di lavoro quotidiano, i rapporti con gli istituti di credito, le istituzioni locali, l'Agenzia delle Entrate, le sanzioni ecc., tutto prima di affrontare quel mostro che prende il nome di Prelievo fiscale che pesa per più del 55% sul totale lavorato. (si consideri che un imprenditore dal 1 gennaio al 31 luglio lavora guadagnando 0 (zero) per pagare tute le imposte e tasse dovute, compresi i contributi per i DIPENDENTI che pesano 2/3 in più al mese rispetto alla busta paga del lavoratore e che espongono l'imprenditore a commettere un REATO punibile penalmente in caso di impossibilità di ottemperare ai versamenti dovuti mensilmente! Poniamo un caso concreto: una srl, facciamo i conti del totale del prelievo fiscale incidente a fine anno e poi vediamo se non è possibile che un imprenditore percepisca meno dei propri dipendenti (tutelati). Se non volete o non siete in grado di fare i conti da soli eccovi snocciolato un problemino facile facile.
PROBLEMA: una Srl con cinque operai che costano 35.000 euro ciascuno e interessi passivi cher costano 15.000 l'anno ottiene un utile lordo di euro 100.000 (lordo vuol dire prima delle tasse). Calcolare quante tasse si devono pagare.

SVOLGIMENTO : sulle Srl gravano due imposte principali:

1) IRES con aliquota del 27,5%
2) IRAP con aliquota del 3,9%

Ora se qualcuno di voi mi dice che allora la tassazione complessiva è pari al 31,4% per euro 31.400, vi do un consiglio, STUDIATE!

Infatti l'IRAP non si calcola sull'utile ma sull'utile PIU' il costo degli operai PIU' il costo degli interessi passivi, quindi si calcola il 3,9% di euro 290.000 cioè euro 11.310.

Poi è vero che l'IRES è del 27,5% dell'utile lordo, ma ci sono un sacco di costi che ,il fisco non ti permette di dedurre al 100% (per esempio il telefono lo deduci solo al 80% e le autovetture le deduci solo al 40%, gli interessi passivi ecc.)
In maniera grossolana ma abbastanza precisa si può calcolare che l'utile tassabile è circa il 20% più grande dell'utile lordo.
Quindi si calcola il 27,5% di euro 120.000 cioè euro 33.000.

La somma delle tasse è allora 44.310 che equivale ad incidenza percentuale di tassazione del 44,31% e l'utile netto che rimane è di euro 55.690.

Ma allora come mai quasi tutte le srl mostrano un bilancio in pareggio o in perdita ?

Perchè in quasi tutte le srl uno dei soci è anche l'amministratore e percepisce come tale uno stipendio mensile per il suo lavoro (è uno scandalo?).

Quindi nell'esempio precedente ipotizziamo che l'amministratore percepisca uno stipendio netto di 3.000 euro al mese più i contributi INPS da versare (27%) più la ritenuta IRPEF da versare (circa 30% con addizionali varie) totale costo per l'impresa circa 5.500 euro per dodici mesi uguale a euro 66.000.

Quindi l'utile lordo ante tassazione si riduce a 34.000.

L'IRES sarà allora (34.000 x 1.20 x 27,5%) uguale a euro 11.220

E veniamo all'IRAP, la cui base imponibile sarà (34.000 utile + 15.000 int. pass. + 175.000 dipendenti + 66.000 amministratore) uguale a 290.000 che corrisponde a un'IRAP di euro 11.310.

Alla fine quindi avremo che:

1) l'utile netto dell'impresa sarà 11.470 euro

2) la tassazione totale (tasse più contributi) sarà pari a 52.530 ovverossia una percentuale di tassazione del 52,53%

Ecco quindi perchè tutti si riempiono la bocca che è impossibile che le srl non abbiano utili o abbiano utili risibili mentre invece è vero che hanno utili risibili perchè la tassazione complessiva si avvicina al 55%.

L'esempio sopra riportato è stimato per difetto.

Se la srl fosse una srl commerciale o di servizi con i soci che vi lavorano dentro per portare a casa la pagnotta, l'INPS pretenderebbe, oltre i contributi sul compenso dell'amministatore, anche i contributi INPS della gestione commercianti (20%) sia sul compenso dell'amministratore su cui già grava il 27% sia sul restante utile.

Quindi altri 20.000 euro di contributi che portano la tassazione complessiva oltre il 70%.

Naturalmente e ovviamente nessuno mi crederà ma non starò di nuovo a controbattere e la rava e la fava.

Se non mi credete  perchè non costituite una srl?

Ah dimenticavo, qualcuno  potrebbe obiettare che non è obbligatorio pagare l'amministratore se è socio; i soci infatti potrebbero distribuirsi gli utili a fine esercizio; peccato che gli utili distribuiti vanno assoggettati ad IRPEF per il 49,72% del loro ammontare. Quindi la tassazione delle srl sarà IRES + IRAP + IRPEF comunque superiore al 60% dell'utile.

Concludo ricordando che l’anticipo di un anno, dal 2014 al 2013, degli effetti della manovra per il raggiungimento del pareggio di bilancio accelererà anche l’aumento della pressione fiscale. Come era facilmente preventivabile l’anticipo della manovra correttiva farà aumentare la pressione fiscale a livelli record mai toccati in passato. Se le previsioni, prima della manovra correttiva, ci segnalavano una pressione fiscale nel 2013 al 42,6%, per raggiungere il pareggio di bilancio, gli effetti della manovra correttiva faranno salire il carico fiscale nel 2013 al 44,3%. Un 1,7% in più, rispetto alla previsione pre-manovra, che fa veramente paura. Manca solo che ci tassino l'aria che respiriamo. Facile fare impresa in Italia vero?